Mentre i giovani della Consulta inauguravano il dibattito sulla Frontiera ionica – il primo meeting delle realtà associative della provincia ionica messinese – è ripartita dalle parole l’ultima pagina di Naxoslegge. Non parole qualsiasi, ma le parole della politica, le stesse strillate dai manifesti elettorali con i faccioni dei futuri esponenti della Regione Sicilia, ripetute come un mantra nei “pastoni” politici dei tg, impresse sui simboli delle liste.
Parole private di senso, secondo Graziella Priulla, sociologa della comunicazione autrice del saggio Riprendiamoci le parole. Il linguaggio della politica è un bene pubblico (Di Girolamo), presentato ieri mattina al Lido di Naxos.
“Qual è la parola più gettonata dalla politica? – ha chiesto provocatoriamente alla platea di cittadini e studenti Priulla – Cambiamento. Eppure lo stesso Renzi che chiede a gran voce il cambiamento è in politica da 28 anni. A parlare sono buoni tutti ma ad usare le parole in modo accettabile, non inflazionato in politica sono in pochi”. Di parola in parola – da libertà a moderato, da estremista a mercato – la sociologa ha illuminato il quadro desolante del politichese, un gergo in cui ogni significato viene stravolto, ogni parola piegata a un’interpretazione faziosa o quantomeno discutibile. Un intervento che ha appassionato il pubblico e ha avuto il merito di non cavalcare l’onda dell’antipolitica e della disaffezione. Ma, al contrario, di invitare i cittadini i giovani a riscoprire il valore della partecipazione attiva alle decisioni sul vivere comune.
Dopo la pausa culinaria all’insegna delle eccellenze gastronomiche siciliane con Baci da Ferla, la degustazione di tartufo in collaborazione con il Comune siracusano retto dal sindaco Michelangelo Giansiracusa, Naxoslegge ha continuato la sua narrazione con Scomunicati, la nuova sezione del festival dedicata agli autori borderline della letteratura internazionale. Massimo Scaffidi, direttore del giornale on line Scomunicando, co-organizzatore dell’evento, e Carmelo Causale hanno presentato al pubblico la vita e le opere di un giovane autore di Alcamo dimenticato, Giuseppe Lo Presti. Scoperto da Aldo Busi, arrestato per terrorismo, ha gravitato nella galassia di estrema destra dei Nar prima di morire prematuramente.
“La sua scrittura è ardua, estrema, parallela alle sue scelte di vita. Il suo è un romanzo di ribellione – ha dichiarato Causale, che ha voluto dedicare l’incontro a Giuseppe Silla, Carmelo La Rosa, Orazio Viola, tre ragazzi catanesi che hanno condiviso un’esperienza simile a quella dello scrittore – pagine che lasciano presagire qualità letterarie che non ha avuto il tempo di esprimere. Resta una promessa della letteratura siciliana e l’interprete della storia esemplare di una generazione che non ha avuto la possibilità di esprimersi, la parte più debole ed esposta perché quella che credeva di più e ha subito la delusione della sconfitta”.
Ad approfondire la vita e le opere di Pierre Drieu la Rochelle ci hanno pensato i ragazzi dell’Associazione Altaforte di Messina, attraverso letture dei testi più significativi dell’autore francese morto suicida, proprio quest’anno ammesso nella Pleiade, dopo 70 anni di “castigo”.
Infine, l’ultima delle “Anteprime siciliane” di Naxoslegge: la presentazione, in anteprima assoluta, della mostra del Circuito del Mito “Gli ultimi Gattopardi. Tra arte, letteratura e alchimia”, che sarà inaugurata a Messina il 20 ottobre.
“Sono particolarmente contento di rappresentare la Regione in un evento, Naxoslegge, che associa divulgazione e approfondimento fuori dalle logiche di banalizzazione mediatica e da riflessioni autoreferenziali per addetti ai lavori – ha dichiarato in apertura l’Assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida – Tanto più per presentare una mostra che comprende oltre 100 opere di pittori, intellettuali, letterati, scienziati siciliani, gli ultimi esponenti delle famiglie nobiliari. Intellettuali per lo più poco conosciuti sotto il profilo pittorico, che in massima parte reagiscono alla fine del loro mondo e alle difficoltà economiche dedicandosi alle arti e alle lettere. Un crepuscolo, in realtà è un’alba, che li mette in contatto con gli autori europei più interessanti del loro tempo”.
Tanti gli inediti scoperti nell’indagine che ha portato all’allestimento della mostra, che “vuole lasciare un traccia, un contributo nella storia dell’arte siciliana”, secondo l’organizzatore Francesco Rovella. Ma non c’è solo pittura. Gli ultimi Gattopardi ha un catalogo prestigioso che raccoglie i contributi critici, tra gli altri, di Beniamino e Diego Joppolo, Sciacca, Piccolo, Salleo, “con un versante letterario, oltre che pittorico, molto interessante”, ha sottolineato il direttore del Circuito del Mito Salvatore Presti. “La commistione tra saperi è la caratteristica più interessante di questa esposizione. Oggi più che mai – ha concluso il curatore Francesco Gallo – c’è bisogno di una trasfusione di conoscenze. Questa mostra corale ci ha dato l’opportunità di segnare un altro passo avanti in questa direzione”.
In serata, chiusura in musica e spettacolo pirotecnico con il concerto omaggio alla musica d’autore italiana in collaborazione con Frontiera Ionica e la Consulta giovanile di Giardini. sul palco le band Precious, Evergreen, Frastuono e Winesoul electric.