Breve manuale di autodistruzione per il conseguimento della felicità
Fiction
Del Vecchio Editore
2010
130
Io non ci volevo venire qui è l’autobiografia immaginaria – in chiave comica – di una persona priva di qualsiasi talentaccio, che vorrebbe vivere una vita tranquilla e che cerchera? con tutte le sue forze di fuggire dalle sirene dell’arte. Una confessione aperta, che fa rivivere al lettore una incredibile serie di esperienze pseudo–artistiche, vissute tra compagnie teatrali di quartiere, scalcagnate scuole di scrittura, musicisti post–rock con la puzza sotto il naso e viaggi della speranza alla ricerca della fama. Lo specchio fedele di quello che accade quando l’istruzione di massa crea quale suo imprevedibile sottoprodotto un esercito di poeti e chitarristi anziche? di scienziati. Una rassegna di episodi dissacranti, che si evolve non solo come un esilarante manuale per la conquista della felicita?, ma diventa un vero e proprio romanzo di (de)formazione. Una sorpresa via l’altra, saremo alle prese con “la sindrome di Forrest Gump”, “il teorema del cavaliere” e la “maledizione del manoscritto perduto”, capitolo dopo capitolo, fino all’ultima, illuminante disavventura, che ci fara? scoprire «perche? il pubblico delle letture dantesche ha sempre quell’espressione beata sulla faccia».