Stremate ma soddisfatte. E’ così che appaiono al termine della premiazione del concorso Vetrine letterarie, Maria Elena Arcidiacono, Odette Rigano, Concita Tiziana Androne e Maria Francesca Cirrincione,gli architetti che in collaborazione con Naxoslegge hanno realizzato la prima edizione di un progetto che ha saputo convolgere 21 commericanti e altrettanti gruppi di artisti, scenografi e architetti.
Troppe mani da stringere, troppi complimenti da ricevere, troppe richieste dell’ultimo momento. Così, trafelate, le incontriamo al termine della serata per farci raccontare cosa c’è dietro Vetrine letterarie, progetto sostenuto dall’Ordine degli Architetti di Messina – rappresentato venerdì dal presidente Pino Falzea – dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti di Catania.
Com’è nata l’idea di Vetrine letterarie, il concorso ad inviti per l’ideazione e la realizzazione di installazioni ispirate ai grandi della letteratura siciliana nelle vetrine di Giardini Naxos?
Elena: “E’ cominciato tutto a luglio, quando abbiamo cominciato a parlarne con il direttore artistico di Naxoslegge Fulvia Toscano.In quella fase era ancora un’idea di Fulvia, un’idea valida che ci ha trascinate e senza neanche sapere come ci siamo ritrovate catapultate in questa avventura che ci ha ssorbito totalmente. Siamo architette pignole e avremmo voluto avere a disposizione più tempo, m nonostante tutto ci siamo imbarcate nel progetto”.
Qual è stato il momento più bello di questa avventura?
Odette: “Certamente quando abbiamo capito che la risposta degli artisti e dei commercianti giarinesi, che non si sono risparmiati e si sono lasciati coinvolgere con entusiasmo e curiosità, c’era. Ed era significativa. E’ stato molto emozionante anche quando abbiamo visto per la prima volta le installazioni realizzate, i progetti che hanno preso forma e consistenza reale trasformati in realtà concreta”.
E il momento più brutto?
Tiziana: “Non ci sono stati momenti brutti, piuttosto la brutta sensazione di essere perseguitate dalla fretta. Il poco tempo a disposizione ci ha costrette ad un tour de force durante il quale ci siamo sentite spesso con l’acqua alla gola per l’imminente inizio di Naxoslegge. Anche perché le questioni tecniche.organizzative erano delicate, le persone coinvolte tante e qualche giorno in più a disposizione non avrebbe guastato”.
Visto il grande successo del concorso, la partecipazione della cittadinanza e dei commercianti, che già chiedono di aumentare il numero di partecipanti, dobbiamo aspettarsi una seconda edizione di Vetrine letterarie? Che novità ci dobbiamo apettare?
Maria: “Intanto dobbiamo riprederci da questa edizione. Poi, sperando che nel 2013 Vetrine letterarie si rifarà, dvremmo lavorare su tante cose da migliorare, incluso l’aspetto economico. Quest’anno il nostro è stato un contributo volontario, non remunerato, magari per l’anno prossimo potremmo aspetarci qualcosa in più vista la mole ingente di lavoro. Inoltre, cominciando a organizzare prima il concorso e potendo contare su più risorse, potremmo invitare anche artisti internazionali. Per noi questa esperienza è stata un grandissimo successo, un grande onore e un grande piacere poterla realizzare insieme a Naxoslegge, anche per l’alto valore artistico delle vetrine e per la partecipazione massiccia della gente”.
Alessia Cotroneo – iTAM Comunicazione
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